Danza Senza Fine o Inizio


All’origine c’era Brahmā, puro AMORE, pura Coscienza e Intelligenza Infinita: tutto era in equilibrio e coerenza

E Brahmā non poteva due cose : una, non Amare, due, creare un Essere uguale a Sè.

E Brahmā era coscienza, Shiva, ed era volontà, Shakti, e si amavano molto.

Il bianco e il nero erano in armonia ed equilibrio.

Ma la consapevolezza che non ci fosse nessuno da amare rattristava molto La coscienza, e Shakti, per amore del suo amato, attraverso le sue qualità ( guna ) lo accompagna in un sogno, dove velata la sua vista Onnipotente potesse fare esperienza di diverse vite, e diverse forme, e giocare a nascondino con Sè stesso.

 Per poi riconoscersi in diverse vite, e diverse forme e ricordarsi, che Tutto è Amore Infinito.

Noi siamo le diverse vite, e le diverse forme, noi tutti siamo quel bambino, quella coscienza, addormentata, Che gioca, e che un giorno, si riconosce nella luce, e nell’ombra, nella coscienza, e nella volontà.

Quando quella Danza è divenuta Realtà

Non avevo più tempo per praticare, e ho iniziato a praticare la vita. Ogni gesto quotidiano è diventato un rituale. Ogni pensiero, un portale. Ogni limite, un maestro.

Ho cominciato a osservare il corpo da dentro, a sentire le emozioni come energia viva, a leggere i pensieri come messaggi. Il movimento non era più performance, ma ascolto. Il benessere non era un risultato, ma uno stato di presenza. L’energia è diventata la mia strategia. Ho capito che la mente può illudere, ma il corpo non mente mai. Che ciò che chiamiamo “realtà” è spesso solo la proiezione di un sistema nervoso disallineato. Che le emozioni sono strumenti di comunicazione tra conscio e inconscio. Che la libertà arriva solo quando scegliamo di tornare al comando della nostra energia. Ho attraversato pratiche, studi, riti, intuizioni. Dalla biologia all’epigenetica, dalla psicogenealogia all’astrologia, dalla fisica quantistica alla filosofia sciamanica. E ho compreso che tutto dice la stessa cosa: noi siamo Amore. Non separati dalla Fonte, ma parte di essa. La mia bussola interiore si è riaccesa. E da quel momento, non ho più avuto bisogno di cercare fuori. Perché la risposta era, ed è sempre stata, dentro.